Cerca

Novità Educatore professionale socio-pedagogico

Gli iscritti agli albi dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici costituiscono l’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative, articolato su base regionale e, limitatamente alle province autonome di Trento e di Bolzano, su base provinciale.

Legge n. 55/2024 – Criteri di accesso e procedure di iscrizione all’Albo degli Educatori Professionali Socio-pedagogici

Circolare prot. n. 1715/2024/EP

Educatore professionale

L’Educatore Professionale è l’operatore sociale e sanitario che, in possesso del titolo abilitante la professione, attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da un’equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà. Le attività tipiche della figura professionale sono:

  1. Attività educative e socio riabilitative di sostegno nell’acquisizione di autonomie della vita quotidiana volte a favorire la partecipazione e/o il recupero alla vita nella propria comunità;
  2. Attività educative e socio riabilitative volte allo sviluppo equilibrato della personalità dei soggetti in difficoltà, operando sulle persone, sulle famiglie e sul contesto sociale;
  3. Attività educative e socio riabilitative di sostegno dei percorsi di reintegrazione sociale dei soggetti svantaggiati con particolare riferimento alle aree dell’inserimento lavorativo, del tempo libero, dell’impegno dei soggetti fragili verso la collettività;
  4. Attività educative di prevenzione sugli stili di vita e sulle conseguenze di comportamenti che mettono a rischio la propria salute fisica e psichica con particolare riferimento alle fasce giovanili e alle persone adulte in condizione di fragilità.

Formazione professionale

Per esercitare la professione di Educatore Professionale è necessario conseguire la Laurea triennale in Educazione professionale oppure possedere un titolo del previgente ordinamento riconosciuto equipollente o equivalente.

Successivamente, si può accedere alla Laurea Magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie, di ulteriori due anni che ha l’obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici, orientata in generale alla dirigenza, alla formazione specialistica e alla ricerca.

I Corsi di perfezionamento, insieme al Dottorato di ricerca, ai Master ed alle Scuole di specializzazione fanno parte della formazione post laurea offerta dalle Università agli studenti in possesso di una Laurea triennale o di una Laurea Magistrale.

Per chi esercita la professione di Educatore Professionale è previsto l’obbligo di partecipazione a corsi di aggiornamento e qualificazione, previsti nell’ambito del programma nazionale (ECM – Educazione Continua in Medicina) per la formazione degli operatori della sanità.

Sbocchi lavorativi

L’Educatore Professionale svolge la sua attività professionale, nell’ambito delle proprie competenze, in strutture e servizi socio-sanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime di dipendenza o libero professionale.

Per le caratteristiche dategli dal profilo professionale puoi incontrare l’EP in molteplici servizi, pubblici e privati, sia a contatto diretto con le persone sia nel coordinamento/direzione degli stessi. Lo si può incontrare:

  1. in strutture residenziali (es. comunità per minori o per disabili, per persone con malattie psichiatriche o con dipendenze, strutture residenziali disabili o anziani, case rifugio per donne vittime di violenza …) o nei servizi diurni (es. centri diurni minori, anziani, disabili, psichiatria, dipendenze …);
  2. nei servizi di accoglienza ed integrazione di cittadini stranieri richiedenti Asilo o titolari di protezione internazionale (es. CAS, SPRAR ora denominato SIPROIMI Adulti e Minori, Strutture specifiche per vittime di tratta …);
  3. nei servizi di integrazione e inclusione socio-lavorativa (es. SIL …);
  4. nel sistema ospedaliero (es. reparti di neuropsichiatria infantile, reparti psichiatrici, REMS…);
  5. nei servizi territoriali (DSM, Servizi per le Dipendenze Patologiche, Consultori, Distretti Sociali o Socio-Sanitari, Unità Multidisciplinari Età Evolutiva o Adulti, UVI, Centri Anti Violenza, Educativa territoriale /domiciliare/scolastica di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, Spazi neutri, Servizi Affido …);
  6. nei servizi per accreditamento o per il controllo e vigilanza per le unità di offerta sanitarie, sociosanitarie e sociali;
  7. nei servizi rivolti a minori o adulti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (USSM, UEPE, case circondariali, case di reclusione, comunità riabilitative, comunità terapeutiche…);
  8. nei servizi di prossimità (Unità di strada, strutture diurne e/o notturne e di prima accoglienza per senza dimora, housing first, housing lead, servizi di emergenza sociale …);
  9. nei servizi di prevenzione/promozione della Salute nonché nell’ambito formativo universitario e ricerca (unità di strada, progetti di prevenzione nelle scuole, sportelli di ascolto…).

Link Utili